Inés Suarez est une héroïne au destin extraordinaire et peu connu. Au milieu du XVIe siècle, cette jeune et belle couturière participe à la conquête du Royaume du Chili. Embarquée pour le Nouveau Monde sur les traces de son mari parti chercher fortune de l'autre côté de l'Atlantique, elle apprend sa mort en accostant au Pérou après une traversée mouvementée. Une nouvelle vie commence : Inés se joint à une troupe de conquistadors en route pour le Chili... Pedro de Valdivia, puis Rodrigo de Quiroga : deux autres hommes, deux autres chances pour construire Santiago et s'acharner à conquérir un nouveau Royaume. Dans ce roman épique, l'amour accorde une trêve à la violence d'une époque historique inoubliable.
Elena Liverani Livres






Maya a 19 ans, et déjà toute une vie derrière elle. Une enfance heureuse avec ses grands-parents dans une belle maison de Berkeley où règnent l'amour, la culture, l'indulgence. Puis la mort de son grand-père adoré, et le début d'une longue descente aux enfers. La drogue, l'alcool, les mauvaises rencontres et les nuits de débauche... Maya se laisse prendre dans les filets de malfrats de Las Vegas. Traquée, poursuivie par des agents du FBI et des dealers, elle finit par trouver refuge sur une île au sud du Chili, terre natale de sa grand-mère, qui va tout mettre en oeuvre pour sauver sa petite-fille et lui redonner des raisons de vivre.
Dans ce roman d'aventures palpitant, Alexander Cold et sa grand-mère rejoignent une expédition du National Geographic en Amazonie pour découvrir une mystérieuse créature appelée "la Bête". Ils rencontrent des dangers et des merveilles tout en essayant de vacciner les Indiens, les "gens de la brume".
Mein Name ist Emilia del Valle
Roman | Von der Autorin des Weltbestsellers »Das Geisterhaus«
- 370pages
- 13 heures de lecture
Eine Frau auf der Suche nach Wahrheit, Liebe und ihren Wurzeln 1866 erblickt Emilia del Valle in San Francisco das Licht der Welt – sie ist die Tochter einer irischen Nonne und eines chilenischen Aristokraten, großgezogen wird sie von ihrem liebevollen Stiefvater, in einem ärmlichen Viertel im nördlichen Mexiko. Von klein auf eigensinnig, beeindruckt sie wenig, was andere für richtig halten, ihre große Leidenschaft ist das Schreiben. Siebzehnjährig veröffentlicht sie, unter männlichem Pseudonym, erfolgreich Groschenromane, doch das echte Leben findet sie abenteuerlicher und wird Reporterin bei einer Zeitung. Ihr Kollege ist Eric, ein junger Mann mit großer Strahlkraft, und gemeinsam gehen sie nach Chile, in das Land ihrer Vorfahren, über den sich anbahnenden Bürgerkrieg zu berichten. Emilia und Eric kommen sich näher – ist das Liebe? –, und während Emilia immer tiefer in die Geschichte ihres Vaters eintaucht, gerät sie selbst zwischen die Fronten: Sie muss sich nicht nur der Gefahr, sondern auch den drängenden Fragen nach ihrer eigenen Herkunft stellen. Mein Name ist Emilia del Valle ist die Geschichte einer Frau, die über alle Konventionen hinweg ihren eigenen Weg zu gehen versucht, ein fesselnder historischer Roman über schmerzhafte Liebe und unverbrüchlichen Mut – erzählt von einer der »Meistererzählerinnen unserer Zeit« (Vogue).
Isabel Allende conosce il gusto lieve e giocoso della vita. La troviamo alle prese con il mondo della cucina, tempio del piacere dei sensi e anticamera del "piacere dei piaceri". In un invito alla gioia dietro il grembiule, un gioco per nutrirsi e inebriarsi senza prendersi troppo sul serio. Dalla salsa corallina alle pere ubriache, dall'habanera di gamberi all'insalata delle odalische, dalla zuppa scacciapensieri alle ciliegie civettuole: un patrimonio di ricette piccanti e spiritose condite con le spezie dell'ironia. "Dopo aver fatto un paio di giri completi nel mondo degli afrodisiaci, scopro che l'unica cosa che davvero mi eccita è l'amore. E allora dedico queste divagazioni erotiche agli amanti che giocano e, perché no?, anche agli uomini spaventati e alle donne malinconiche... Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l'amore che ho lasciato correre... Non posso separare l'erotismo dal cibo e non vedo nessun buon motivo per farlo; al contrario, ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e il buon umore me lo consentiranno. Da qui nasce l'idea di questo libro, un viaggio senza carta geografica attraverso le regioni della memoria sensuale, là dove i confini tra l'amore e l'appetito a volte sono talmente labili da confondersi completamente."
I Narratori: La somma dei giorni
- 315pages
- 12 heures de lecture
Sono gli anni che seguono la morte della figlia Paula. Isabel Allende adotta la forma "diario" per fare la cronaca della famiglia, faticosamente riunita in California dal 1992 al 2006. I ricordi si intrecciano alle riflessioni sulla vita, sulla sua opera e sul mondo contemporaneo. Due leitmotiv danno coesione all'insieme: la relazione amorosa con il secondo marito Willie e l'ansia di costituire e difendere una grande tribù familiare. Con intelligenza e autoironia Isabel ci mostra le difficoltà di tenere insieme un clan variegatissimo e di dominarlo; in una sorta di messa a nudo delle proprie inclinazioni, ci dice che un'innata generosità può facilmente travalicare in esercizio di potere e controllo nelle altrui vite per modificarne il corso. Gli episodi teneri, burleschi si intrecciano a quelli tragicomici o drammatici e la narratrice esibisce una tolleranza imperturbabile per le passioni e un'intolleranza viscerale nei confronti dell'ingiustizia. Non mancano le acute riflessioni sull'incombere della terza età, sulle proprie debolezze, sulla fatica di sbagliare. Si esce dalla lettura con la sensazione di aver attraversato una grande galleria di ritratti familiari, di aver vissuto una cronaca di affetti che ci riguarda da vicino.