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Franca Cavagnoli

    Gioventù
    La Biblioteca di Repubblica - 100: Pasto nudo
    Pickwick: Amatissima
    • Uscito nel 1959, Il pasto nudo è forse la più cruda testimonianza letteraria, avvincente e disturbante al tempo stesso, prodotta dalla beat-generation americana. Più che un romanzo, può essere definito un vorticoso assemblaggio di frammenti di vita, vissuti spesso al di sotto della soglia della coscienza e dominati dallo scatenamento di istinti, pulsioni e perversioni, sotto il segno devastante della tossicodipendenza. Lo smarrimento esistenziale, che accomuna l’autore a tanti altri compagni di strada, si condensa nel libro in una irrevocabile condanna al vuoto d’essere e all’autodistruzione, giocata sul filo che distingue e insieme congiunge una realtà irreparabilmente degradata e una fantasia allucinata, distorta: ai “paradisi artificiali” di baudelairiana memoria si sostituisce quiun inferno altrettanto artificiale e ben più definitivo, nel quale l’individuo finisce con lo smarrire quasi del tutto la propria identità e la propria storia.

      La Biblioteca di Repubblica - 100: Pasto nudo
    • Gioventù

      Scene di vita di provincia

      • 178pages
      • 7 heures de lecture

      Con Gioventù , Coetzee torna a raccontare la storia del ragazzino inquieto e pieno di sensi di colpa di Infanzia. Adesso l'io narrante ha almeno dieci anni di più. È un giudizioso studente universitario della facoltà di Matematica, che coltiva un'ambizione segreta: tradurre la «fiamma interiore» in versi altissimi, degni di Ezra Pound. Si prepara a questa grande prova, leggendo tutto ciò che valga la pena di leggere, seguendo corsi di letteratura inglese, mettendo da parte i soldi per andare all'estero, in Europa, dove, è sicuro, si compirà il suo destino di poeta, perché è li che abita l'arte, non certo a Città del Capo. Sono i primi anni Sessanta. Anni di manifestazioni di neri represse nel sangue. Il Sudafrica è una patria di cui vergognarsi, una «ferita dentro di lui». L'essere afrikaner, bianco d'Africa, un marchio d'infamia, che lo assillerà anche quando sarà lontano. A Londra. La città che insieme a Parigi rappresenta l'avanguardia culturale, la terra promessa per chiunque voglia vivere la vita «con la massima intensità», tra spiriti d'eccezione e schiere di donne affascinanti, destinate a essere amate e trasfigurate dall'arte. Una visione mitica, che presto, però, è costretta a fare i conti con il principio di realtà. La città dell'avventura amorosa e intellettuale si rivela un luogo difficile da abitare. I circoli letterari, enclaves inaccessibili. Le tante donne che incontra, creature più o meno ordinarie, con le quali vive storie brevissime, avvilenti. I pochissimi amici, borghesi dalle ambizioni mediocri, dagli orizzonti angusti. Il lavoro, programmatore di computer, una sanguisuga che lo sfinisce. Cosí, mentre si ritrova a vivere, di nuovo, in un mondo insensato, dominato dalla paura dell'annientamento nucleare, dalle trame della Guerra Fredda, dagli orrori del Vietnam, che fanno eco agli orrori dell'odiato e ineludibile Sudafrica, sente la sua vocazione farsi sempre piú velleitaria, diventare un fragile schermo dietro cui dissimulare la propria inettitudine, la pochezza di una vita di fuggiasco, senza piu identità e senza futuro.

      Gioventù