Bianca la rossa
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Bianca Guidetti Serra ha riordinato in questo volume le vicende della sua ormai lunga vita, dando risalto ai momenti di cui è stata testimone e partecipe come donna, come militante impegnata sul piano civile e politico e soprattutto come avvocato, professione che ha svolto con passione per più di cinquant'anni. Il 1938 è l'anno decisivo per la sua formazione politica, con la presa di coscienza delle discriminazioni delle leggi razziali e dell'ingiustizia di quelle che limitavano l'assunzione delle donne. Durante gli studi universitari svolge l'attività di assistente sociale nei luoghi di lavoro: è la scoperta della fabbrica e dei problemi sociali, l'impatto con la condizione operaia. Negli anni della militanza comunista, a partire dagli scioperi del '43, con comizi volanti e la diffusione di ciclostili clandestini; in quegl'anni nascono anche alcune profonde amicizie, da Primo Levi ad Ada Gobetti, con Ada partecipa alla Resistenza: occupandosi dei "Gruppi di difesa della donna" e partecipando ai Comitati di agitazione. Subito dopo la Liberazione lavora alla Camera del Lavoro (fino al 1949) e inizia la professione di avvocato: "ricordo bene il mio primo processo penale. Difendevo tre operaie che avevano fatto un "picchetto" durante uno sciopero". Poi, nel '56, l'uscita dal partito comunista a seguito dei fatti d'Ungheria e la coraggiosa scelta di proseguire, fuori dal partito, l'impegno civile e sociale...
