Ein einfühlsamer Roman über eine junge Außenseiterin in einem italienischen Bergdorf Anfang des 20. Jahrhunderts. St. Rhémy, Aostatal, während des ersten Weltkriegs: Die junge Fiamma, die sich mit Heilkräutern auskennt, wird von den Dorfbewohnern als „Hexe“ gemieden. Nur mit dem jungen Raphaël verbindet sie eine tiefe Freundschaft. Bis Raphaël im Krieg fällt. Und ein junger ehrgeiziger Pfarrer in den Ort kommt, um die Seele der „Hexe“ zu retten. Liebevoll ausgestattete Ausgabe mit Leinenrücken und Lesebändchen. Weitere berührende Wunderraum-Geschichten finden Sie in unserem kostenlosen aktuellen Leseproben-E-Book »Einkuscheln und loslesen – Bücher für kurze Tage und lange Nächte«
Francesca Diotallevi Livres




Vivian
- 192pages
- 7 heures de lecture
New York, 1954. Krátke vlasy, šaty s okrúhlym golierom, prvé vrásky okolo očí, dvadsaťosemročná Vivian reagovala na inzerát v New York Herald Tribune. Hľadali opatrovateľku. Ideálne miesto. Rodiny ju vždy zaujímali. Rada vstupovala do ich sveta, stala sa diváčkou ich malých drám a pozorovateľkou hry, pantomímy života. Mladá matka z inzerátu je dokonale upravená. Za touto maskou však Vivian vidí prasklinu, nemé volanie o pomoc. Napokon, toto je jeho práca: starať sa o ostatných. Rýchlo sa dohodnú. Nepotrebuje veľa: miestnosť na zhromažďovanie svojich vecí; mesto ako New York, kde môžete pozorovať život na ulici, skúmať zovretie rúk, hnev gesta, nehu v pohľade, neznesiteľnú pominuteľnosť každého okamihu. A zároveň byť neviditeľná, sama na otvorenom mori veľkomesta s kočíkom alebo pobehujúcim dieťaťom. Skúmať gestá iných a dávať si pozor, aby sa jej nedotkli, chrániť sa pred spomienkami na rany z detstva. Sama v izbe, ktorú jej pridelili, Vivian roztiahne záclony a zahľadí sa na tienistý dvor v zapadajúcom slnku, vyberie fotoaparát a hľadá správny uhol, v ktorom by zachytila vlastný odraz. Vďaka tomuto gestu si Vivian Maier nachádza svoje miesto na svete: zviera fotoaparát a kradne okamihy, miesta a príbehy.
Dentro soffia il vento
- 224pages
- 8 heures de lecture
In un avvallamento tra due montagne della Val d’Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo di Saint Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile.Al calare della sera, da una di quelle case, con il volto opportunamente protetto dall’oscurità, qualche «anima pia» esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino.Come faceva sua madre quand’era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni… Infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano «pozioni » approntate da una «strega» che ha venduto l’anima al diavolo. Così, mentre al calare delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di guardarla negli occhi.Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò l’unica realtà che Fiamma conosce, l’unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphaël Rosset se n’è andato.Era inaspettatamente comparso un giorno al suo cospetto, Raphaël, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso a patata. Le aveva parlato normalmente, come si fa tra ragazzi ed era diventato col tempo il suo migliore e unico amico. Poi, a ventuno anni, in un giorno di sole era partito per la guerra con il sorriso stampato sul volto e la penna di corvo ben lucida sul cappello, e non era più tornato. Ora, ogni sera alla stessa ora, Fiamma si spinge al limitare del bosco, fino alla fattoria dei Rosset. Prima di scomparire inghiottita dal buio della notte, se ne sta a guardare a lungo la casa dove, in preda ai sensi di colpa per non essere andato lui in guerra, si aggira sconsolato Yann, il fratello zoppo di Raphaël… il fratello che la odia.Ritornando su un tema caro alla letteratura di ogni tempo – l’amore che dissolve il rapporto tra una comunità e il suo capro espiatorio – Francesca Diotallevi costruisce un romanzo che sorprende per la maturità della scrittura e la solidità della trama, un’opera che annuncia un nuovo talento della narrativa italiana.