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Elisabeth Galvan

    La morte a Venezia - Testo tedesco a fronte
    Zur Bachofen-Rezeption in Thomas Manns "Joseph"-Roman
    Mario e il mago
    Heinrich e Thomas Mann
    • Der Einfluss des Basler Juristen und Altertumsforschers Johann Jakob Bachofen auf den Joseph-Roman ist enorm. Die komplexe und weitverzweigte Art seiner Auseinandersetzung wird durch die Einschaltung Alfred Baeumlers und Manns Rezeption von dessen Bachofen-Bild nicht erleichtert. Manns Auseinandersetzung mit Bachofen spiegelt sich auch in der Essayistik rund um den Joseph-Roman wider, wobei deutlich wird, dass Baeumler und Bachofen für Thomas Mann unterschiedliche Bedeutungen haben. Die Autorin veranschaulicht anhand detaillierter Beispiele die zwei Ebenen von Manns Rezeptionsstrategie: einerseits eine sachliche Ebene und andererseits die spezifische Aneignung von Bachofens Kategorien und System. Insbesondere im Abschnitt über den Homoerotik-Komplex wird die Verbindung zwischen Manns Beschreibung seiner politischen und (homo)sexuellen Situation sichtbar, wobei Bachofens Semantik und Kategoriensystem als gemeinsamer Nenner fungieren. Die Autorin interpretiert den Joseph-Roman als ein Schreiben gegen einen latenten Rückfall, der nach Bachofen als kulturhistorische Möglichkeit nie ausgeschlossen werden kann. Dieser Schlüsselbegriff hat im Roman, ähnlich wie in der Essayistik, sowohl eine religiös-politische als auch eine sexuelle Dimension.

      Zur Bachofen-Rezeption in Thomas Manns "Joseph"-Roman
    • Quando esce La morte a Venezia, nell’autunno del 1912, Thomas Mann ha trentasette anni, è sposato con la bella e ricca Katia Pringsheim, è padre di quattro figli. Ha già scritto I Buddenbrook e i due capolavori Tristano e Tonio Kröger ed è uno scrittore ormai affermato, per alcuni critici forse al culmine della propria potenza narrativa. Da qualche anno la letteratura è dominata dalle avanguardie storiche, mentre in tutta l’Europa si avvertono presagi di guerra. Ma nel lungo racconto sulla fine di Gustav von Aschenbach la crisi che scuote alle fondamenta quel mondo resta soltanto sullo sfondo. In primo piano c’è l’impietoso ritratto, talvolta perfino caricaturale, del grande autore trascinato dall’avventura artistica e dalla pulsione erotica verso la morte. C’è la passione del maturo protagonista, la disgregazione morale, la perdita del contegno e del dominio di sé. Sono pagine nelle quali Thomas Mann racconta in maniera spesso paradossale ed enfatica la patologia della vocazione estetica, la disciplina e il culto della perfezione formale, le strategie di difesa dal disordine e dal caos; rappresenta ancora una volta la cultura e la bellezza come diminuzione dello slancio vitale, come corruzione della vita e dei valori borghesi. Che Venezia sia qui l’ambiguo e stupendo fondale degli eventi descritti, è anche un omaggio alla grande letteratura di fine secolo e a tutta la cultura del decadentismo europeo.

      La morte a Venezia - Testo tedesco a fronte